
Negli ultimi giorni su Internet è circolata molto la fotografia di una donna nuda seduta di spalle in mezzo a una strada, con le gambe aperte e uno schieramento di poliziotti in tenuta antisommossa davanti. La fotografia è stata scattata a Portland, in Oregon, dove da diversi giorni le forze dell’ordine stanno reprimendo le proteste antirazziste in modo particolarmente violento e ai limiti della legalità. Sui social network e sui mezzi d’informazione la donna ― che aveva il volto coperto e di cui non si conosce l’identità ― è stata soprannominata “Naked Athena”, Atena nuda.
La posizione della donna, fiera davanti a uno schieramento di poliziotti armati, ricorda per certi versi alcune foto simili divenute molto famose, come quella del Rivoltoso Sconosciuto, o “uomo del carro armato”, e quella della donna di Baton Rouge. Ma questo non è l’unico motivo per cui è diventata virale: come hanno notato alcuni, le rappresentazioni di donne che si mostrano nude per sfidare e provocare il nemico hanno sempre avuto un significato simbolico particolare nella storia dell’arte e in letteratura. Tanto che il gesto di alzare la gonna e mostrare la vulva ha anche un nome, anasyrma (o anasuromai), che tradotto dal greco antico significa appunto “gonna in su”.